Il Gris. Scaferlati Caporal Rouge

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  1. Trisnor
     
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    Tra i tabacchi da pipa, la mia preferenza va senza dubbio ai tabacchi così detti "naturali".
    Intendiamoci fumo con piacere anche altre tipologie di tabacco, tuttavia, anche per mio amore verso il "vecchio toscano", (argomento già affrontato in altre occasioni e lidi), i tabacchi naturali sono quelli che mi restituiscono le fumate più appaganti.
    In virtù di questa mia predilezione, la scoperta del Le Baron è stata la più piacevole scoperta degli ultimi mesi, tabacco "da marciapiede" tutto giorno, pressoché privo di additivi e in generale ottimo per fumate spensierate.
    Fin dalle prime cariche di Le Baron, l'associazione con il "vecchio" Forte mi è venuta, perdonerete il facile gioco di parole, "naturale", ma dovendo citare il tabacco di questa categoria fumato con maggior soddisfazione, nonché in maggiore quantità, il primo nome che mi si affaccia alla mente è senza dubbio il buon vecchio Gris, nella fattispecie Lo Scaferlati Caporal Rouge, nome che faccio con un pizzico di malinconia, ripensando a quanto l'ho amato, nel suo bellissimo formato in cubo di carta e di cui rimpiango, alla luce della suo attuale declino , di non aver potuto farne maggiore scorta.
    Eh sì, perché come sapranno tutti gli estimatori del "vecchio" Gris, da qualche tempo, il formato in cubo è stato abbandonato, a favore di un più
    moderno (?) e forse più pratico formato in busta fatto che, seppur triste di per se, non rappresenta certo il peccato più grave, rappresentato dalla nuova direzione presa da questo (non più così) ottimo tabacco.
    Non mi addentrerò in questioni tecniche, né intendo criticare aventuali scelte di carattere politico/commerciali... non li ritengo argomenti così interessanti e, soprattutto, non mi reputo all'altezza di affrontare argomenti tanto specifici e, appunto, tecnici; queste sono, se vogliamo,parole in libertà, di un nostalgico estimatore, amante del buon fumare in semplicità, rattristato dalla perdita di un così valido compagno di fumate.
    (eh sì, lo so la sto "facendo un po' lunga" cit. :laugh: :laugh: e procedendo nella lettura andrà sempre peggio :banana_smiley_006: :whistler: )
    La prima carica di Gris risale ovviamente a qualche anno fa: non certo fumatore di primo pelo, ma ancora novizio del tabacco in pipa, avevo appena acquistato la mia prima pipa relativamente valida, una piccola modica di Ser Jacopo, che, a dispetto del prezzo più che abbordabile, tante soddisfazioni ha saputo donarmi ; in quel periodo ero alle prese con le prime fumate, per così dire, impegnative, complice il classico amico ben più ferrato in materia,ma non ancora in grado di apprezzare appieno un certo tipo di tabacchi.
    Sin da subito,infatti, ad incontrare maggiormente il mio gusto in modo piuttosto deciso, sono stati i tabacchi naturali, motivo per cui non mancavo mai d'avere una busta di Comune prima, di Forte in seguito, a portata di pipa.
    Poi una sera mi è stata offerta una carica di Gris e... Beh è stato subito amore!!
    Per le mani un semplice cubo di carta , confezione unica e caratteristica, che conteneva un tabacco piuttosto secco dal taglio, per intenderci, molto simile al Forte, ma dal gusto decisamente più ricercato: come potevo non restarne immediatamente affascinato?!
    Non un aroma particolarmente elaborato, ma nell'insieme restituiva una fumata piena e rotonda, senza perdere di semplicità e di immediatezza, insomma, presentava tutti quei tratto carattestici comuni ai migliori naturali.
    A quella prima carica ne sono seguite innumerevoli altre, non esagero nel dichiarare d'averne fumato a chili.
    Al freddo invernale o al caldo afoso dell'estate cittadina , persino fumato all'addiaccio, situazione in cui mi sono trovato sovente, a causa dell'aperta ostilità, e conseguente discriminazione dei "fumatori lenti" , ad opera dei locali torinesi, il buon vecchio Gris non ha mai mancato di regalarmi fumate appaganti, senza mai farmi pentire di non avere altri tabacchi al seguito.
    Purtroppo però, così com'è avvenuto poco più tardi per il Forte, anche il Gris ha cambiato direzione e, in questa sua nuova veste, non mi riferisco certo alla sola confezione, ha perso molto del suo carattere originario, tradendo, secondo la mia personalissima opinione, quell' identita che ne aveva fatto il mio tabacco preferito.
    Avrei molto altro da raccontare in merito, tipo le mie miscele "sperimentali" o i miei tentativi di umidificazione più o meno riusciti, ma mi sono dilungato già troppo in questo mio delirio e, davanti a me, una pipa reclama a gran voce le mie attenzioni, già caricata con quello che ad oggi ritengo una sorta di erede morale del compianto "vecchio" Gris, recente scoperta e già apprezzatissimo compagno di fumata : l'ottimo Le Baron.

    Edited by Trisnor - 5/10/2015, 03:25
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    Scaferlati_Gris_2008~02

     
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