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Non andava comunque permesso, ma scherziamo?
Ma tanto queste son le cose all'italiana.... -
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HARRY LA CAROGNA
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Leggo solo ora questa interessantissima discussione, che non mi pare affatto oziosa.
Per dire la mia, faccio solo una semplicissima domanda: come mai si è permesso che il nome Toscano potesse diventare un marchio registrato ® da UNA SOLA azienda? Perché da che mondo è mondo, il toscano lo fumava mia nonno e il padre di mio nonno e il nome identificava un certo tipo di sigaro italiano fatto in un certo modo con un certo tipo di tabacco, ecc.
Sarebbe come se un giorno qualcuno si svegliasse e decidesse di registrare il Barolo o il Chianti e NESSUNO più potesse produrre, imbottigliare e bere Chianti o Barolo, se non quello della Pregiata Ditta Barolo® o dell'Antica Fattoria Chianti®!
Per me Toscano® è semplicemente il furto di un nome che dovrebbe appartenere alla storia e alla tradizione della coltivazione e della manifattura di tabacco italiana: allora, già che ci siamo, perché non vietare di chiamare Kentucky il tabacco con cui sono fatti i "toscani" MOSI? Ve lo immaginate se solo il Virginia McClelland o Samuel Gawith si potesse chiamare così?
Questo è parlare e vaffanculo al politically correct
Edited by Massimo Zelli - 8/1/2016, 20:10. -
.Henry..
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Io rimango dell'idea che chiamare toscano un sigaro MOSI sia come paragonare il parmesan al Parmigiano Reggiano.
Mi piacerebbe sentire il parere del MOSI a tal proposito. -
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QUOTONEIo rimango dell'idea che chiamare toscano un sigaro MOSI sia come paragonare il parmesan al Parmigiano Reggiano.
Mi piacerebbe sentire il parere del MOSI a tal proposito
Sono d'accordo...
Ma io non credo che qualcuno del MOSI prenderá posizione su questo argomento.
Troppo spinoso.... -
.Non andava comunque permesso, ma scherziamo?
Ma tanto queste son le cose all'italiana...
In un mondo ideale, in qualsiasi parte del mondo è così. Purtroppo. E no, non sono cose all'italiana.
Oggi, probabilmente, a MST non sarebbe concesso per la concorrenza di altri marchi.
Comunque il mio discorso era ben altro, quel post voleva soltanto rendere evidente la vera lacuna di tutta questa faccenda: quella culturale.
Se si perde la cultura, e arriva una azienda che diviene in quel momento storico l'unica realtà che porta avanti quel pezzo di storia, ecco cosa accade: diventa proprietaria di tutto trasformandolo in un marchio.
Se quello non era parlare politicamente corretto, questo purtroppo è crudo realismo spicciolo.. -
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Beh, se c'é qualcosa che ne mio piccolo cerco di fare dedicando il mio tempo al mondo del tabacco é diffondere un po' di cultura... . -
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E fai bene, perché se vi è disinteresse da parte del popolo, è normale che poi arriva qualche azienda e se ne approfitta, anche perché MST non ha fatto niente di strano rispetto ad un'altra azienda... anche MOSI ne avrebbe approfittato se ne avesse avuta la possibilità.
Certo se poi uno pensa che basti delegare allo Stato ogni cosa, compreso il mantenimento di una cultura, allora difficilmente le cose cambieranno..